OUTDOOR KIDS CAMP | Intervista con Asia Rosati, designer presso DEAR Studio

DOVE L’ARCHITETTURA DIVENTA AVVENTURA

DEAR Studio di Merano è conosciuto per progetti che sanno connettere architettura, natura e persone in modo speciale. Con il nuovo Outdoor Kids Camp a Merano 2000, il team ha progettato – per la prima volta in assoluto – un paesaggio ludico per bambini. In collaborazione con il committente Merano 2000 è nato un progetto che unisce avventura, gioco ed esperienza della natura. Abbiamo parlato con Asia Rosati, architetta e designer presso DEAR Studio, che insieme a Manuel Gschnell ha curato la progettazione delle nuove attrezzature e dell’intero parco giochi.

Progettare un parco giochi per bambini sembra una sfida particolare. Cosa c’era di stimolante in questo lavoro?
Sì, assolutamente! Per noi di DEAR Studio era la prima volta che sviluppavamo un parco giochi per bambini – quindi un territorio del tutto nuovo.
La sfida consisteva nel calarsi in una prospettiva completamente diversa: siamo abituati a progettare edifici. Qui, invece, si trattava del mondo dei bambini – i loro movimenti, la loro percezione, la loro gioia di giocare. Particolarmente interessante è stato questo passaggio dalla grande scala del paesaggio al più piccolo dettaglio dei singoli elementi ludici.

Quali linee guida o obiettivi vi siete dati?
Abbiamo ricevuto molti input da Merano 2000. Per noi era importante che tutto formasse un insieme organico – non semplici oggetti isolati, ma un paesaggio ludico armonioso, integrato nella natura.
Le terrazze, i muri e i profili montuosi dell’ambiente circostante sono stati fonte d’ispirazione. Allo stesso tempo volevamo creare qualcosa che fosse inconfondibilmente Merano 2000, unico e non paragonabile a un parco giochi standard.

Come siete riusciti ad avvicinarvi a questo obiettivo?
Perché lo abbiamo fatto insieme! Le idee di Merano 2000, le esperienze e il confronto con i miei colleghi di DEAR Studio – tutto questo ha dato vita al progetto. Anche la realizzazione da parte della ditta Archplay di Postal, con la sua grande esperienza nella costruzione di strutture ludiche, è stata decisiva. Allo stesso tempo, noi di DEAR Studio abbiamo progettato ogni dettaglio e seguito l’intera fase di costruzione. Così sono nate soluzioni pratiche, che divertono davvero i bambini.

C’era un elemento preferito per te?
(ridendo) Difficile dirlo. Ho provato quasi tutto personalmente. Mi sono particolarmente simpatici i piccoli “funghetti”, gli elementi a forma di fungo – ma anche il grande scivolo è fantastico ed è forse il cuore iconico del progetto.

Per concludere: cosa rende speciale per te l’Outdoor Kids Camp?
Per me è la combinazione: architettura, natura e fantasia. E anche il coraggio di esplorare territori nuovi come team. Per DEAR Studio è stata un’avventura emozionante – e per me personalmente un’occasione unica per riscoprire l’architettura dal punto di vista dei bambini.